Primi passi con Sass

La semplicità di CSS è sempre stata una delle sue caratteristiche più gradite. Tuttavia, man mano che i nostri siti e le nostre app diventano più grandi e più complesse e hanno come obiettivo un ampio range di device e dimensioni di schermo, la semplicità tanto gradita all’inizio, quando ci stavamo spostando dai tag font e dai layout basati sulle tabelle, è diventata un fardello. Fortunatamente, qualche anno fa gli sviluppatori Hampton Catlin e Nathan Weizenbaum hanno creato una nuova sintassi per i fogli di stile, con caratteristiche che ci aiutano a scrivere e a gestire più facilmente i nostri CSS sempre più complessi e poi ad usare un preprocessore per tradurre la nuova brillante sintassi in quella vecchia dei CSS, che i browser sono in grado di interpretare. Vediamo come Sass (syntactically awesome style sheets) possono aiutarci a semplificare la creazione, l’aggiornamento ed il mantenimento di siti e app potenti.

Diciamo No a SOPA

A List Apart si oppone strenuamente al disegno di legge degli Stati Uniti d’America H.R.3261 noto anche come lo Stop Online Piracy Act (SOPA), un progetto di legge nato male e guidato da interessi lobbistici che è tecnicamente impossibile da far rispettare, estremamente oneroso da sostenere e, senza esagerare, potrebbe distruggere internet così come lo conosciamo. SOPA affronta il problema della pirateria dei contenuti con un approccio generico: getta benzina su internet e poi accende la miccia. Se passasse, SOPA permetterebbe alle aziende di bloccare i domini dei siti web che sono “in grado” o “sembra che incoraggino” la violazione di copyright. Una volta che un dominio viene bloccato, nessuno ci può accedere, a meno che non si sia memorizzato il corrispondente indirizzo IP. Con SOPA, tutto a partire dal blog sui lavori a maglia di vostra nonna fino al potentissimo Google risulteranno colpevoli fino a che non si proverà che sono innocenti. Vediamo perché SOPA non deve passare e scopriamo insieme cosa potete fare per fermarlo.