Diciamo No a SOPA

A List Apart si oppone fermamente al disegno di legge degli Stati Uniti H.R.3261 nota anche come lo Stop Online Piracy Act (SOPA), una legge pensata male e guidata da interessi lobbistici che è tecnicamente impossibile da far rispettare, estremamente onerosa da sostenere e, senza esagerare, potrebbe distruggere internet così come lo conosciamo.

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Noi di A List Apart non siamo i soli ad opporci al SOPA. Altri oppositori del disegno di legge attualmente alla Camera dei Rappresentanti USA includono Google, Facebook, Twitter, Mozilla, Yahoo!, AOL, LinkedIn, eBay, Tumblr, Etsy, Reddit, Techdirt, Wikimedia Foundation, l’American Civil Liberties Union, Human Rights Watch ed il Center for Democracy and Technology.

Il disegno di legge ha anche i suoi supporter, che includono Hollywood, le aziende di media, la U.S. Chamber of Commerce e i suoi lobbisti, che hanno speso più di 91 milioni di dollari per far passare questa nuova legge. Il disegno di legge estende le capacità delle forze dell’ordine statunitensi e dei detentori di copyright per combattere il traffico online di materiale coperto da copyright di proprietà intellettuali e merci contraffatte.

Dietro la legge#section1

In superficie, combattere la pirateria sembra una buona cosa, specialmente se avete lavorato duramente ad un libro, un album, un font, un video o un altro prodotto e avete scoperto che è stato illegalmente distribuito gratuitamente su un sito losco o su un server al di fuori dei confini legali degli USA.

Parlando a titolo personale, ogni prodotto creativo che ho aiutato a sviluppare in passato, che poi è stato messo in vendita, ha raggiunto attraverso canali di vendita autorizzati dei clienti paganti riconoscenti, passando da piccoli siti che utilizzano Paypal fino al potente Amazon e alle catene di negozi. Ciononostante ci sono state anche delle copie pirata subito disponibili su siti che chiaramente infrangono la legge e ci saranno sempre delle persone che scaricano cose gratis anche quando sanno che è sbagliato. Tuttavia, ho sempre pensato alle persone che rubano le cose come se non fossero i miei clienti, ma non tutti possono condividere il mio punto di vista ed è ragionevole desiderare che ci sia un qualche modo per fermare la distribuzione illegale di contenuto.

I desideri sono una cosa, le leggi un’altra. Se ci fosse un modo per fermare la pirateria (e penso che avremmo più fortuna facendo leggi che pongano fine all’adulterio o al mangiare troppo), SOPA non sarebbe quello giusto.

Una legge generica e dannosa#section2

SOPA affronta il problema della pirateria in maniera generica, copre internet di benzina e dà fuoco alla miccia. Se passasse, SOPA permetterebbe alle aziende di bloccare i domini dei siti web che sono “in grado” o “che sembrano incoraggiare” la violazione del copyright. Una volta che un dominio viene bloccato, nessuno può più accedervi, a meno che non si sia memorizzato l’indirizzo IP.

Niente è più pericoloso di un potere enorme accoppiato con un linguaggio vago. Ma la definizione di SOPA è intenzionalmente vaga e dà ai legali un grandissimo margine d’azione per lottare negli interessi dei propri clienti per 450$ all’ora.

Con il SOPA, un articolo sul sito NPR che tratti della disputa sul copyright tra Shepard Fairey e l’Associated Press potrebbe essere visto come un articolo che supporta le violazioni di copyright, perché l’articolo include un JPG di Fairy che viola il poster “HOPE” come parte delle sue news o perché l’articolo fa un rapido riferimento all’uso “equo” della difesa da parte di Fairey. Con SOPA, l’AP potrebbe legalmente bloccare l’intero sito NPR come risposta.

Ma non si ferma qui, perché questo è internet e internet vuol dire connessioni.

Diciamo che voi scriviate un post sul vostro blog riguardante la storia riportata su NPR ed includiate uno screenshot. Con SOPA, il vostro sito potrebbe essere bloccato. Se il vostro blog è un sotto-dominio di Tumblr o di WordPress, perfino l’intero Tumblr o tutto WordPress potrebbero essere bloccati.

Supponiamo che postiate semplicemente un link a questa storia sulla vostra bacheca di Facebook. Con SOPA, tutto Facebook potreebe essere bloccato. Per evitare questo destino, Facebook dovrebbe essere responsabile della sorveglianza dello stato del copyright di ciascuno contenuto postato dai suoi utenti.

Anche i server e i motori di ricerca#section3

Avete mai usato un motore di ricerca? Google e Bing avranno indicizzato la storia su NPR e probabilmente ne avranno incluso la foto. (Questo è quello che fanno i motori di ricerca.) Pertanto, Google e Bing potrebbero essere chiusi. Per evitare di essere chiusi, Google e Bing dovrebbero essere responsabili della sorveglianza della proprietà del copyright di ciascun contenuto che indicizzano.

La stessa cosa vale per le compagnie di hosting e per gli Internet Service Providers. Se c’è un’immagine protetta da copyright nel server di un ISP o nel cloud, il server ed il cloud service devono chiudere, insieme al contenuto innocente che è memorizzato su quel server o cloud service. Per rimanere online, qualunque ISP dovrà essere responsabile della sorveglianza dello stato di copyright di ogni singolo contenuto che memorizzano. L’hosting è un gioco duro. La maggior parte delle compagnie di hosting va a malapena in pareggio e hanno già abbastanza problemi a garantire l’uptime, chi pagherà le società di hosting per assumere personale che si occupi del contenuto e chi li formerà?

Non dimentichiamoci poi della Internet Archive Wayback Machine. Sarà piena di violazioni di copyright! Meglio andare sul sicuro, facciamola chiudere e già che ci siamo, chiudiamo anche Wikipedia (perché probabilmente un file in Wikipedia commons è protetto da copyright).

La vogliono i lobbisti#section4

Chiunque abbia cinque minuti di esperienza sul funzionamento di internet capisce perché SOPA non è una strada percorribile, perché è economicamente pesantissima e perché costituisce un bavaglio alla libertà di parola. Nessuna azienda che memorizzi o pubblichi contenuto su internet può sempre sorvegliare tutto quel contenuto: SOPA farà perdere molti posti di lavoro e porrà fine alla libertà.

I legislatori degli Stati Uniti non sono esperti di internet, ma sanno da quale parte viene imburrato il loro pane e sono alla mercé di potenti lobbisti, come chiunque non faccia uso del peyote sa bene. Inoltre, i lobbisti hanno sprecato 91 milioni di dollari su questa questione fino ad ora, superando grottescamente i limiti di spesa dei cittadini e delle aziende internet.

Quello che Big Money vuole, Big Money ottiene, di solito, anche quando gli esperti chiamati a testimoniare alla Casa dei Rappresentanti USA ammettono di non sapere di cosa stanno parlando tutte le pubblicazioni, come ha riportato Fortune:

Le aziende internet temono di poter essere ritenute responsabili delle azioni delle persone al di fuori del loro controllo. Ad esempio, con questo decreto legge, Yahoo potrebbe essere ritenuta responsabile se qualcuno pubblica una foto protetta da copyright nel sito Flickr di proprietà dell’azienda. Anche Google e altri motori di ricerca saranno in effetti responsabili delle azioni praticamente di chiunque su internet. Ma sembra che la logica non importi molto allo sponsor di SOPA Lamar Smith (R-Texas) e ai suoi 21 co-sponsor, oppure non riescono proprio a capire il problema. Gli oppositori del decreto legge hanno sottolineato che potrebbe distruggere il Domain Name System, il sostegno tecnico di base di internet. Ma quando sono state fatte delle domande relative a questo problema ai testimoni che supportano il decreto legge, questi hanno detto di non essere qualificati per parlare degli aspetti tecnici della questione, sebbene avessero insistito sul fatto che SOPA non presenti alcun problema di questo tipo. Inoltre, in un attimo di delizioso simbolismo, lo streaming video del comitato durante l’audizione praticamente non ha funzionato. Why the House is stacking the deck on Internet piracyFortune

Agiamo subito!#section5

American Censorship Day, una delle molte campagne che vogliono fermare SOPA, come è venuta se n’è andata, ma potete ancora agire:

Abbiamo bisogno che tutti leggano questo per agire subito. Solo un incredibile dimostrazione di solidarietà ci darà la possibilità di annientare questo disegno di legge mal scritto e pericoloso.

Per ulteriori informazioni, visitate la Electronic Frontier Foundation e Lifehacker e leggete voi stessi il disegno di legge /in formato PDF).

Illustrazioni: {carlok}

1 commento di un lettore

  1. Dico NO al SOPA

    Condivido pienamente le motivazioni di Zeldman.
    Certo le idee di base sembrano più che legittime ma l’applicazione molto meno.
    E’ incredibile che siano stati spesi 91 milioni di dollari e non si siano trovate soluzioni più mirate alla riduzione della pirateria se non bloccare completamente siti che "sembrino incoraggiare" o che "siano in grado" di far violare le leggi sul copyright.

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