Standard Editoriali Parte 2: Un Futuro Standard

Internet sta distruggendo molte industrie focalizzate sul contenuto e il panorama dell’editoria sta cominciando a trasformarsi in risposta a questi stimoli. Non sono ancora stati sviluppati degli strumenti per esportare in maniera appropriata e semantica la scrittura non in forma breve. La maggior parte dei libri è intralciata dai Digital Rights Management (DRM), una pratica che incoraggia la pirateria, da molto tempo abbandonata dall’industria musicale. Nel secondo dei due articoli di questa uscita, Nick Disabato discute le ramificazioni di queste pratiche per vari editori e propone una soluzione così che tutti noi possiamo continuare a condividere apertamente le informazioni, in un modo che benefici editori, scrittori e lettori.

Standard Editoriali Parte 1: Un Presente Frammentato

Gli ebook sono la nuova frontiera, ma assomigliano molto alla vecchia frontiera del web, con lo standard principale dell’ebook, ePub, realizzato con HTML, CSS e XHTML. Ci sono tuttavia delle distinzioni importanti tra gli attuali problemi di pubblicazione dell’ebook e quello che ha dovuto affrontare il movimento degli standard web. Il web è stato fondato senza l’intento di distruggere una particolare azienda: non aveva precedenti né analogie. L’eReading si pone come l’antagonista di una grande e potente industria, che teme quello che può portare questo nuovo modo di leggere e che o combatte alacremente gli open standard o semplicemente li ignora. Nella prima delle due parti di questa uscita, Nick Disabato esamina l’esplosione della lettura, esplora il modo in cui il contenuto si sta liberando dal contesto e scava nel panorama frastagliato alla ricerca di una logica di business e per trovare una via di fuga dal disordine attuale.