La miglior richiesta è nessuna richiesta. Revisione

Ora che HTTP/2 gode di maggior ubiquità, è particolarmente importante sfidare quella che una volta era l’indiscutibile regola del resource bundling nella performance del client site. Seguiamo Stefan Baumgartner mentre ci guida attraverso le potenziali trappole e gli esiti negativi del bundling negli ambienti HTTP/2.

10 extra per un’ottima documentazione di API

In questo follow-up del suo primo articolo sui fondamenti di una buona API, Diana Lakatos esplora attentamente degli utili extra che porteranno la documentazione della vostra API a un nuovo livello. I suoi consigli vi aiuteranno a rendere più usabile e leggibile la vostra API, permeandola con personalità ed esplorando oltre le basi.

I dieci fondamenti di un’ottima documentazione di API

Creare un’elegante API non è il fine ultimo: vi servono sviluppatori che la usino. La vostra documentazione deve metterli nelle condizioni di capire rapidamente cos’è la vostra API, cosa fa e come usarla oppure rischiate di perdere la loro attenzione. In questo pezzo, Diana Lakatos ci offre moltissimi suggerimenti eccellenti su come documentare una API in maniera appropriata.

Considerare come si usa HTTP/2

HTTP/2 è una dura esperienza sui browser incompatibili. Jeremy Wagner spiega la vera entità dei problemi di performance del mondo reale e come adattare l’invio degli asset del sito alla connessione di ciascun utente.

Usare HTTP/2 Responsabilmente: adattarsi agli utenti

A seconda delle capacità del vostro pubblico, un sito ottimizzato per HTTP/2 potrebbe essere dannoso per un segmento dei vostri utenti. Jeremy Wagner ci mostra come l’adaptive content delivery possa migliorare la performance del sito dovuta a browser incompatibili.

Perché Sass?

Ero un riluttante sostenitore di Sass. Scrivo fogli di stile a mano! Non ho bisogno d’aiuto! E sicuramente non voglio aggiungere della complessità extra al mio workflow. Vade retro! Così dice il designer, mago di CSS e co-fondatore di Dribbble Dan Cederholm all’inizio del suo nuovo libro citeSass For Web Designers/cite, pubblicato oggi da A Book Apart. Tuttavia, lo scettico convertito scopre presto che il popolare pre-processore CSS può essere un potente alleato anche per il più appassionato artigiano del front-end design/development. Dan non ha mai imparato nulla di CSS senza condividerlo (ed è davvero bravo come insegnante) e in questo esclusivo estratto dal Capitolo 1 di Sass For Web Designers, avrete un assaggio di come Dan ha imparato a smettere di preoccuparsi ed usare Sass per avere più controllo sui suoi fogli di stile e siti.

Environmental design con la Device API

Alcuni fattori del mondo reale come le batterie scariche e il segnale scarso possono far diventare un incubo anche un’eccellente esperienza digitale. Questi fattori esulano dal nostro controllo e, fino a poco tempo fa, non c’era nulla che potessimo fare, mentre adesso potrebbe esserci. Tim Wright ci spiega in che modo migliorare le esperienze utente in condizioni che cambiano costantemente (e che a volta sono orribili), riflettendo sull’environmental design e sulle Device API.

Primi passi con Sass

La semplicità di CSS è sempre stata una delle sue caratteristiche più gradite. Tuttavia, man mano che i nostri siti e le nostre app diventano più grandi e più complesse e hanno come obiettivo un ampio range di device e dimensioni di schermo, la semplicità tanto gradita all’inizio, quando ci stavamo spostando dai tag font e dai layout basati sulle tabelle, è diventata un fardello. Fortunatamente, qualche anno fa gli sviluppatori Hampton Catlin e Nathan Weizenbaum hanno creato una nuova sintassi per i fogli di stile, con caratteristiche che ci aiutano a scrivere e a gestire più facilmente i nostri CSS sempre più complessi e poi ad usare un preprocessore per tradurre la nuova brillante sintassi in quella vecchia dei CSS, che i browser sono in grado di interpretare. Vediamo come Sass (syntactically awesome style sheets) possono aiutarci a semplificare la creazione, l’aggiornamento ed il mantenimento di siti e app potenti.

Crittografia per il Web

Uno dei più potenti tool di sicurezza a disposizione dei web developer è la crittografia, sostanzialmente un processo per cui dell’informazione significativa viene trasformata in rumore casuale, non leggibile se non dove si vuole che ciò avvenga. Un web developer che lavora su un portatile scarso nella sua cantina adesso ha accesso a dei sistemi di cifratura che i più potenti governi potevano solo desiderare qualche decennio fa. Ed ignorare la crittografia non è una mossa furba: potreste pensare che la vostra applicazione web abbia un profilo troppo basso per poter destare l’interesse degli hacker, ma gli attacchi sono frequentemente automatizzati, senza un obiettivo preciso e la compromissione di un sistema più debole può spesso dare accesso a sistemi meglio protetti se le persone usano le stesse password su più siti. Vi presentiamo le tre grandi categorie si sistemi di crittografia che solitamente vengono collegati alle applicazioni web così che possiate cominciare a studiare una strategia per rendere il vostro sito sicuro.