Le animazioni sfruttano il sistema visivo degli utenti e accelerano il processo cognitivo. Ma quali sono gli elementi del nostro design che traggono maggior beneficio da questo nuovo strumento? In questo estratto dal nuovo libro di Rachel Nabors, Animation at Work, scoprirete alcuni pattern di animazione di base e imparerete come si applicano le animazioni a un design system più ampio.
Argomento: Interaction Design
Progettare prodotti ed esperienze che delizino le persone e cambino le nostre vite. Dove il graphic design incontra l’experience design e l’interface design. Non usare mai un warning dove si intende un undo. Andare oltre le interfacce uomo-macchina e abbracciare il design uomo-a-uomo. Progettare la navigazione e l’esplorazione. Fare wireframe e prototipi su carta, in Keynote e nel browser. Narrazione di esperienze.
Integrare l’animazione in un design system
Come il colore e la tipografia, un animation system coesivo può aiutare a esprimere la personalità di un prodotto e a far sembrare unita e completa l’interfaccia. Per ottenerlo, l’animazione dovrebbe essere decisa olisticamente, quasi come un sistema di per sé. Alla Kholmatova condivide un modo per affrontare in maniera sistematica le animazioni dell’interfaccia.
Fatto compiuto: l’agentive tech è qui
L’intelligenza artificiale è un argomento estremamente hot. Il processo per cui i device di tutti i giorni diventano più coscienti dei nostri bisogni e “imparano” ad adattarvisi giocherà un ruolo importante nel futuro della user experience. In questo estratto da “Designing Agentive Technology, AI That Works for People”, Chris Noessel esamina l’agentive technology e in che modo funziona al posto dell’utente.
Big data visualization con un significato
Le buone data visualization danno un nuovo significato all’espressione “UX molto buona”. Trasmettono qualcosa di reale, accessibile e umano. E i nostri design possono aiutare gli utenti a personalizzare quella esperienza. Il web è un medium naturale per i dati veramente interattivi, come ci spiega l’autore Byron Houwens.
Motion with meaning: animazione semantica nell’interface design
L’animazione sta rapidamente diventando un pilastro dell’interface design, ma si discute raramente di un particolare aspetto dell’animazione. Amin Al Hazwani e Tobias Bernard discutono sul fatto che l’aggiunta dell’animazione alle interfacce le cambia radicalmente ed è quindi necessario di un cambiamento concettuale, un approccio che gli autori chiamano animazione semantica. Le schermate individuali non dovrebbero essere trattate come entità separate se le transizioni tra queste sono animate: l’intera esperienza è uno spazio continuo.
Design, bugie a fin di bene ed etica
La maggior parte di noi afferma di essere onesta nei propri design, ma cosa succederebbe se piccole deviazioni dalla verità rendessero il design più semplice per gli utenti? Cosa succederebbe se i test di usabilità mostrassero che alcune piccole bugie in un’interfaccia in realtà aiutano gli utenti a conseguire i propri obiettivi? Come possiamo evitare che le decisioni di design diventino ingannevoli? Dan Turner condivide le lezioni che ha appreso da un recente problema di design e propone un potenziale framework per lavorare eticamente con le false affordances.
UX orientata agli oggetti
Sappiamo che le pagine web grandi, monolitiche, non soddisfano i bisogni dei siti responsive e degli schermi senza fine. Ma spesso ci ritroviamo ancora a cucire assieme dei pattern di design e dei moduli di contenuto piuttosto che pensare veramente in termini di sistemi. Sophia Voychehovski ci mostra come definire gli oggetti con cui interagiscono i nostri utenti e in che modo le relazioni tra loro aprano le porte a user experience più interconnesse e di maggior successo.
Progettare animazioni web sicure per la sensibilità al movimento
Le animazioni web su larga scala possono causare nausea, mal di testa a vertigini a milioni di persone che soffrono di vertigini o che hanno problemi all’orecchio interno. Per rendere i siti accessibili a tutti, non dobbiamo eliminare l’animazione, ma applicarla in maniera oculata. Val Head ci guida attraverso alcune delle sfide poste dai disordini vestibolari e ci fornisce delle linee guida per progettare tenendo a mente la sensibilità al movimento.
Ciao, mi chiamo errore!
Una parte significativa della nostra vita passa per le web form: iscriversi a scuola, pagare le bollette, aggiornare i propri documenti. Quindi, quando il semplice inserimento del proprio nome provoca il malfunzionamento di una form, beh, user experience, abbiamo un problema. Aimee Gonzalez ci mostra come le presupposizioni culturali influenzino quello che realizziamo sul web e in che modo incoraggiare la consapevolezza e ridefinire i nostri processi possa essere la leva per cambiare.
Percezione multimodale: quando il multitasking funziona
Non credete a tutto quello che si sente in questi giorni sul multitaking: non è necessariamente cattivo. In effetti, gli umani hanno fiuto per la percezione che impegna più sensi. Graham Herrli spacchetta le teorie sulla comunicazione multi-modale e suggerisce di rendere le cose più semplici da capire, a volte, rendendole più complesse da percepire.