Product management per il web

Sia che stiamo prototipando, scrivendo, progettando, sviluppando o testando come parte di un processo di creazione del web, stiamo realizzando qualcosa che verrà utilizzato da centinaia, migliaia o addirittura milioni di persone. Ma come possiamo essere sicuri che stiamo apportando le giuste migliorie al web, al momento giusto e per gli utenti giusti? Perché ce l’ha chiesto il nostro cliente o il nostro capo? E loro come lo sanno? Addentriamoci nel product management per il web, che da una parte riempie il vuoto tra la leadership e gli utenti e dall’altra tra i team di user experience, di content strategy, di design e di sviluppo. Impariamo a impostare delle priorità che gradualmente ma progressivamente rendono il nostro prodotto (e il web) migliore.

Facilitare una buona progettazione

Immaginate una riunione di progettazione più soddisfacente e collaborativa a cui abbiate mai partecipato. Le ore sono trascorse rapidamente e sono state produttive. Le barriere politiche e mentali si sono sciolte e al loro posto sono apparse idee innovative o soluzioni realistiche a problemi complessi. Per molti illuminanti momenti il team ha lavorato come se fosse una persona sola: la conversazione o l’attività è stata sia divertente che produttiva e avete lasciato la stanza sentendovi intelligenti e rafforzati. Durante tale meeting, è molto probabile che qualcuno fosse un facilitatore, sia che fosse stato decisone o che fosse per caso. Kevin M. Hoffman ci guida attraverso il processo per facilitare una progettazione grandiosa.

Contratti = Aspettative

Ogni relazione cliente/fornitore è basata su una serie di aspettative, scritte oppure no. Molte cose rimangono non dette o non specificate per qualsiasi progetto, grande o piccolo che sia. Il fatto che non siano specificate può portare a dei disaccordi, dei diverbi e alla pressione alta. Ma non deve essere per forza così. Greg Hoy dice che se la due diligence è importante, essere vaghi è un must. Sì, avete letto bene.

Ottenere clienti

Il co-fondatore di Mule Design e abile narratore Mike Monteiro vuole aiutarci a fare meglio il nostro lavoro. Dai contratti alla vendita del design, dal lavorare con i clienti al lavorare gli uni con gli altri, il suo nuovo libro per A Book Apart, pubblicato oggi, è pieno di saggi consigli che non possiamo ignorare. A List Apart è lieta di presentare in esclusiva un estratto dal Capitolo 2 di citeDesign Is a Job/cite.

Cosa sono e come funzionano le style tile

Come coinvolgere il cliente in un processo di design che abbia successo? Molti dei processi che seguiamo risalgono al design per stampa e alla pubblicità. È ora di far evolvere i nostri deliverable per far sì che il cliente diventi parte attiva nel processo. La “style tile” è un deliverable di design che fa riferimento agli elementi dell’interfaccia del sito attraverso degli insiemi di font, colore e stile che vengono accompagnati da una mappa del sito, da alcuni wireframe e da altri artefatti di user experience. Vediamo come le style tile siano un valido aiuto per allineare le aspettative del cliente e del designer, per rendere più rapida la timeline di progetto, per coinvolgere gli stakeholder nel processo di brainstorming e come svolgano un ruolo essenziale nel responsive design.

Il pubblico, i risultati e la determinazione dei bisogni utente

A tutti i siti web serve un pubblico e ad ogni pubblico serve un obiettivo. Supportare i bisogni degli utenti finali è il fondamento reale delle discipline legate alla user experience. Creiamo siti web per persone reali, che sono in grado di fare cose reali, ma come possiamo davvero conoscere il nostro pubblico e scoprire cosa si aspettano realmente questi utenti misteriosi dai nostri siti e dalle nostre applicazioni? Vediamo come essere sicuri che ogni singola parte del contenuto del nostro sito metta in correlazione la ricerca con la content strategy e con i project deliverable che dobbiamo consegnare.

Una modesta proposta

E’ facile far ridere, ma è difficile fare una proposta. Anche i professionisti più creativi rabbrividiscono quando giunge il momento di scriverne una. Tuttavia, redarre offerte è essenziale per tenersi aperte più strade. Una proposta avvincente richiede più di un mucchio di cliché e di un’ansiosa stima dei costi: ha bisogno di struttura, organizzazione e emjoie de vivre/em! Fortunatamente, potete creare tale struttura, indipendentemente da quanto articolata dovrà essere la proposta finale. Vi diciamo quali sono le domande chiave a cui cerca risposte qualsiasi cliente e come usarle come base di una proposta che convinca il vostro cliente che il vostro team è quello giusto per fare il lavoro.

Primi passi con Git

Controllo di versione: non è più solo per i programmatori. Se siete un autore, redattore o designer che lavora iterativamente sul web e volete rimaneggiare o combinare rapidamente ed efficacemente i pezzi del proprio lavoro, il version control fa anche al caso vostro. Al Shaw ci mostra quanto è facile installare, configurare e lavorare con il software open-source di controllo di versione Git, che offre tanto, molto di più di un semplice “undo”.

Kickoff Meeting che spaccano

Troppi kickoff meeting sprecano il tempo delle persone più impegnate e più costose reiterando quel che già tutti sanno. Se ogni riunione è un’opportunitò, perché sprecare la prima? Ponendo delle domande difficili agli investitori prima del kick-off e usando il meeting stesso per esplorare le idee e costruire delle relazioni, potete far diventare una stanza di persone sospettose che combattono per difendere la propria areea di competenza in un team energico che condivide la proprietà del prodotto finale e quel tipo di legame che può sostenere un gruppo nelle sfide che verranno.

Nessuno Lo Sa: Imparare a Dire di No alle Cattive Idee

Non potete creare quello di cui i clienti hanno bisogno quando siete troppo impegnati a dire di sì a tutto quello che vogliono. Come user experience designer, è compito vostro dire di no alle cattive idee e alle pratiche senza senso. Ma dire di no non è mai semplice. Alcune tecniche provate che possono far mutare un no pronunciato in un’esperienza positiva per voi, per il cliente e, molto più importante, per l’utente finale, includono citare le best practices e dei semplici ma potenti business case, provare la vostra tesi con i numeri, spostare l’attenzione dal cosa al chi, usare il no positivo e, quando necessario, alzare il vostro prezzo per chiamarvi fuori da un progetto.