Pianificare per l’accessibilità

Incorporare l’accessibilità fin dall’inizio di un progetto di web design è più semplice, più efficace e meno costoso rispetto a sistemare qualcosa in ottica di accessibilità alla fine. Tuttavia, la maggior parte di noi si ritrova troppo spesso nell’ultimo di questi scenari. Ma non temete! Questo estratto, in esclusiva per ALA, dal libro di Laura Kalbag “Accessibility for Everyone”, ci viene in aiuto. Imparerete a perorare la causa dell’accessibilità con collaboratori riluttanti, capi o clienti. Vedrete come costruire un team, definire la portata del progetto e addirittura stabilire un budget per il lavoro.

Prima di assumere un designer

Se state pensando di lavorare con un designer nel vostro prossimo progetto web ma non sapete esattamente da dove cominciare, Mike Monteiro è qui per aiutarvi. Il suo nuovo libro, You’re My Favorite Client, vi guida nell’intero processo per trovare, assumere e lavorare con un designer dalla prospettiva di un manager. In questo estratto dal Capitolo 2, Mike illustra i primi passi per capire innanzitutto di che tipo di designer avete bisogno e in che modo troverete i giusti candidati per il lavoro.

Come si legge

Quando leggiamo, filtriamo il testo attraverso le nostre esperienze e le passate conversazioni. Mettiamo le parole in un contesto. Interpretiamo. Ma in che modo possiamo usare la tipografia per dare il benvenuto ai lettori e per convincerli a sedersi con noi per questo processo? Jason Santa Maria di A List Apart ce lo spiega in questo estratto dal Capitolo 1 di On Web Typography, il suo nuovo libro pubblicato da A Book Apart.

Bambini dai 4 ai 6 anni: l’oscura età di mezzo

Pieni di conoscenza e creatività, ma a malapena in grado di leggere, i bambini tra i quattro e i sei anni occupano una zona oscura per i designer: troppo grandi per i giochi della prima infanzia, ma troppo piccoli per la maggior parte delle app e dei giochi creati per i bambini grandi. Impariamo a conoscere questo gruppo in un estratto dal libro di Deb Gelman, Design for Kids, disponibile presso Rosenfeld Media.

Persuasione: applicare il Modello della Probabilità di Elaborazione

La persuasione non è un artificioso discorsetto pubblicitario o una promessa di un campagna: è inerente al contenuto, allo stile e al modo in cui vengono inviati i nostri messaggi, nel bene e nel male. Qualunque cosa diciamo, facciamo e progettiamo ha un impatto sul modo in cui viene percepito il nostro messaggio, quindi perché non mettiamo al lavoro tale potere per noi sul web? Victor Yocco ci mostra in che modo incorporare una comprensione approfondita delle basi psicologiche della persuasione nei nostri design, permettendoci di raggiungere meglio – e conquistare – i cuori dei nostri utenti.

Asse z: design per il futuro

Per anni abbiamo visto il web come uno spazio bidimensionale pieno di pagine messe le une accanto alle altre su un piano infinito e piatto. Tuttavia, man mano che i device per cui progettiamo assumono una serie di forme e dimensioni diverse, dobbiamo adottare nuovi modi di progettare. Progettare per l’asse z significa incorporare la fisica tridimensionale nel design di un’interfaccia. Wren Lanier ci spiega come, usando l’asse z per sistemare gli elementi dell’interfaccia uno sopra o sotto l’altro, possiamo realizzare sistemi di design migliori, più flessibili e più intuitivi da usare e creare nuovi pattern che preparano la strada per quelle che saranno le interazioni del futuro.

Creare style guide

Una style guide, nota anche come pattern library, è un documento sempre in evoluzione che descrive in dettaglio il codice front-end per tutti gli elementi e per tutti i moduli che compongono un sito web o un’applicazione. Inoltre, documenta il linguaggio visuale del sito, dagli stili per l’header alla palette di colori. In breve, una style guide ben fatta è una guida onnicomprensiva a cui può far riferimento l’intero team quando deve decidere sui cambiamenti e sulle iterazioni da fare su un sito. Susan Robertson ci mostra come creare e mantenere una style guide che aiuti tutti, dai product owners e product producers ai designer e agli sviluppatori a mantenere il brand e gli obiettivi di un sito in continuo mutamento.

UI Animation e UX: un’amicizia malcelata

Le parole animazioni web fanno correre molti di noi alla frenetica ricerca del pulsante skip intro, ma aggiungere movimento al nostro lavoro può avere un significato ed essere funzionale, se troviamo le giuste circostanze. Le animazioni possono dare degli indizi, guidare l’occhio e smussare gli angoli altrimenti troppo spigolosi di alcune interazioni web. Val Head ci mostra in che modo ciò sia possibile con CSS.

Animazioni Web all’opera

Usiamo HTML per raccontare storie e comunicare grandi quantità di informazioni e le animazioni possono aiutarci a migliorare entrambe questi aspetti. Proprio come la gerarchia guida gli utenti attraverso il contenuto, l’animazione li guida attraverso le interazioni, aiutandoli a comprendere relazioni, struttura, causa ed effetto. Rachel Nabors ci racconta la sua passione per le animazioni CSS3, Canvas, SVG, la web audio API, webGL e tutto il resto, spiegandoci perché abbiamo bisogno di animazioni web e web animators.

Progettare per i breakpoint

Testo, navigazione e tabelle… Oh cielo! Cosa deve fare un responsive web designer? Come potete vincolare il vostro design al minimo numero possibile di breakpoint importanti? Dove e quando farete gli sketch per i breakpoint minori? In che modo si deve pensare al contenuto mentre fate gli schizzi? È possibile fare degli schizzi sui device reali e che implicazioni di accessibilità ci sono nel fare questo? Potete trovare le risposte a queste e ad altre profonde domande in questo esclusivo estratto dal Capitolo 7 di Responsive Design Workflow, il nuovo libro di Stephen Hay, disponibile presso New Riders.