Le cose davvero importanti: concentrarsi sui Top Task

Qualsiasi pezzo di contenuto web è importante, o meglio, questo è quello su cui insistono tutti gli stakeholder. Ma cosa succede quando dozzine, perfino centinaia, di task differenti lottano per lo spazio sulla homepage e nella navigazione? È ora di prendere delle decisioni difficili su cosa appartenga alla homepage e alla navigazione e cosa no. Gerry McGovern dimostra come puntare sui task importanti per la maggior parte dei vostri utenti.

Un nuovo modo di ascoltare

L’empatia può avere un impatto enorme sul nostro modo di lavorare. Imparando a capire meglio gli altri, quello che pensano, come si sentono, cosa guida le loro decisioni e i loro comportamenti, aggiungiamo equilibrio, chiarezza e profondità alle nostre pratiche di business. In questo estratto dal Capitolo 4 di Practical Empathy, Indi Young ci spiega come ascoltare con intensamente possa porre le basi per sviluppare empatia.

User Testing collaborativo: meno preconcetti, migliore ricerca

Desideriamo tutti una user research che fornisca una guida affidabile per i nostri team. Ma il pregiudizio è subdolo: spesso viene introdotto inconsapevolmente. Come possiamo assicurare che i risultati delle sessioni di guerrilla user research siano il più imparziali possibile? Alla Kholmatova ha la risposta: diventando più collaborativi nel modo di pianificare, condurre, valutare e analizzare la user research.

Persuasione: applicare il Modello della Probabilità di Elaborazione

La persuasione non è un artificioso discorsetto pubblicitario o una promessa di un campagna: è inerente al contenuto, allo stile e al modo in cui vengono inviati i nostri messaggi, nel bene e nel male. Qualunque cosa diciamo, facciamo e progettiamo ha un impatto sul modo in cui viene percepito il nostro messaggio, quindi perché non mettiamo al lavoro tale potere per noi sul web? Victor Yocco ci mostra in che modo incorporare una comprensione approfondita delle basi psicologiche della persuasione nei nostri design, permettendoci di raggiungere meglio – e conquistare – i cuori dei nostri utenti.

Intervistare le persone

L’umile intervista a tu-per-tu è l’unità base della ricerca etnografica. Il prezzo è giusto anche per il team più a corto di soldi e con la pratica (unita ad alcuni principi), potete diventare molto bravi, anche se ricercatore non è il titolo sul vostro biglietto da visita. Bisogna sfatare il grande mito per cui è necessario essere dei bravi oratori. In realtà, condurre una buona intervista consiste principalmente nel tacere. Impariamo come ottenere dei dati validi dalle persone nel nostro estratto del nuovo libro di Erika Hall Just Enough Research.

Vedere l’elefante: deframmentare la user research

Silos: vanno bene per il grano, ma sono terribili per comprendere il comportamento dei clienti [silos è in USA sinonimo di dipartimento chiuso, ndr]. Proprio come preferiamo i tool di ricerca che troviamo familiari e comodi, così le grandi aziende usano spesso dei metodi di ricerca che riflettono le proprie preferenze di selezione interna. Come risultato, si lasciano sfuggire la rilevazione (e la conferma) di pattern interessanti che emergono contemporaneamente da diversi silos di ricerca, e probabilmente non verranno a sapere cose nuove ed importanti. Il leader e maestro della IA Lou Rosenfeld spiega come equilibrio, cadenza, conversazione e prospettiva forniscano un framework che permette ai team di ricerca di pensare in maniera trasversale rispetto ai silos e di realizzare intuizioni potenti che possono essere comprese anche dai senior leader.

UX connesse

La vostra inbox trabocca di email che suggeriscono feature e miglioramenti. Invece di trarne beneficio, vi sentite sopraffatti da una valanga ingestibile. Fate test di usabilità, interviste agli utenti e analisi sui competitor, create e condividete degli insight cruciali, tuttavia, nel giro di qualche mese, quello che avrete imparato sarà andato perso, dimenticato o verrà ignorato da qualcuno in un altro dipartimento. E se poteste vagliare, memorizzare e condividere tutto quello che avete imparato riguardo ai vostri clienti in un modo che vada oltre i confini dei vari dipartimenti, che preservi ed amplifichi gli insight e che faccia diventare ogni membro della vostra azienda un ricercatore? Il direttore della user experience di MailChimp Aarron Walter ci spiega quello che ha fatto il suo team. Potete farlo anche voi.

Migliorare la UX con la performance front-end

Uno studio di Google afferma che aggiungere mezzo secondo alla pagina dei risultati di una ricerca può far diminuire il traffico e le entrate pubblicitarie del 20%. Amazon ha scoperto che per ogni 100 millisecondi in più sul tempo di caricamento, le vendite diminuiscono del 1%. Gli utenti si aspettano che le pagine si carichino in due secondi e dopo tre secondi il 40% di loro semplicemente se ne va. Il messaggio è chiaro: dobbiamo fare in modo che l’ottimizzazione della performance sia una parte fondamentale del modo in cui progettiamo, realizziamo e testiamo ogni sito che creiamo, per ogni dispositivo. Progettare per la performance, misurare i risultati.

La traduzione è UX

Noi, le persone che creano i siti web, studiamo praticamente tutti gli aspetti del nostro business, dal contenuto all’usabilità, dall’art direction alla tipografia. La nostra attenzione per i dettagli non è mai stata così grande da quando lottiamo per offrire la migliore esperienza possibile. Tuttavia molti utenti fanno ancora esperienza di prodotti a cui manca la personalità o che sono difficili da comprendere: sono utenti di una versione tradotta. Mentre una buona localizzazione fa aumentare il conversion rate, una traduzione pessima o parziale può rovinare una user experience, dando alle persone una sensazione di disagio riguardo l’intera azienda. Se ci interessiamo in maniera eguale a tutti i nostri utenti, è ora di cominciare a pensare alla traduzione come a qualcosa di più complesso di un lavoro parola per parola. Antoine Lefeuvre condivide con noi la sua idea sul perché la traduzione sia importante e cosa serve per farla bene.

Essere realistici crea fiducia

Tonnellate di prodotti e servizi sono la cosa migliore, più facile, più semplice, più intelligente, più bella, più redditizia e più accessibile in termini di costo di sempre. Inoltre, fanno aumentare i profitti, diminuire i costi e risparmiare. E il risultato è che sembrano tutti uguali. Questi aggettivi pervadono i contenuti che scriviamo perché siamo sempre alla ricerca di quello che fanno i nostri colleghi piuttosto che essere onesti riguardo a chi siamo. Ma la fiducia ispira sicurezza ed è la sicurezza a guidare le decisioni. Steph Hay ci mostra come ottenere nuovi clienti restando realistici nei nostri contenuti.