Conversazioni con i robot: voce, smart agent e contenuti strutturati

Voice user interfaces, smart software agents e la ricerca AI-powered stanno cambiando il modo in cui gli utenti (e i computer) interagiscono con il contenuto. Che stiate costruendo servizi per queste tecnologie emergenti oppure no, il contenuto strutturato è ormai necessario per assicurare l’accuratezza e l’integrità del vostro contenuto nel panorama digitale in evoluzione.

Basta FAQ: creare informazioni significative per una user experience più efficace

Mettere l’informazione giusta nel posto giusto per meglio supportare gli obiettivi degli utenti (e dell’azienda) richiede un contenuto attentamente mirato e una buona architettura dell’informazione (IA)… E decisamente niente FAQ! Per quanto a volte possa sembrare attraente la “soluzione” delle FAQ, usarla rende difficile trovare le informazioni, accedervi, mantenerle e generalmente ostacola il completamento di un task. Discutendo i limiti delle FAQ e loro alternative, Lisa Wright è in missione per bandirle per sempre, o almeno per renderle più efficaci se proprio dovete includerle.

Gaming the System…E vincere

Avanti. Giocate più duro. Ravvivate quel sito corporate con premi e badge e codici magici. Ma non sorprendetevi, dice lo user interface specialist Graham Herrli, quando gli utenti primari del sito si tirano indietro davanti ai vostri tentativi. Prima di incorporare degli elementi alla moda dei giochi, dice, è importante conoscere il proprio target. Chi sono? Quali sono i loro vincoli temporali? Cosa li motiva?

The pain with no name

L’architettura dell’informazione supporta tutti gli aspetti dell’esperienza web. Migliora l’accessibilità e rinforza l’efficacia e l’autenticità dei siti. Tuttavia, Abby Covert sostiene che l’IA sia ancora un concetto elusivo, con un vasto contingente di persone che la praticano che, nel migliore dei casi, procedono a tentoni e, nel peggiore, copiano strategie obsolete. Solo un impegno senza paura a parlare dell’IA, inclusi i suoi fallimenti, la confusione e i momenti Eureka!, sarà l’elemento essenziale per toglierla dall’ombra.

UX orientata agli oggetti

Sappiamo che le pagine web grandi, monolitiche, non soddisfano i bisogni dei siti responsive e degli schermi senza fine. Ma spesso ci ritroviamo ancora a cucire assieme dei pattern di design e dei moduli di contenuto piuttosto che pensare veramente in termini di sistemi. Sophia Voychehovski ci mostra come definire gli oggetti con cui interagiscono i nostri utenti e in che modo le relazioni tra loro aprano le porte a user experience più interconnesse e di maggior successo.

L’eccezione dell’homepage

I sistemi strutturati, automatici, sono eccellenti per gestire il contenuto in maniera efficiente ma non sono così grandiosi nell’accomodare i cambiamenti umani di tali contenuti. D’altro canto, WYSIWYG liberi per tutti portano a inconsistenze e rotture. Gli stakeholder e gli amministratori di contenuto hanno bisogno di flessibilità e controllo, specialmente quando si tratta della super-importante homepage. Cosa deve fare un sito Web? Johanna Bates suggerisce di abbracciare una soluzione per una homepage people-friendly all’interno delle nostre architetture guidate dai robot.

Le cose davvero importanti: concentrarsi sui Top Task

Qualsiasi pezzo di contenuto web è importante, o meglio, questo è quello su cui insistono tutti gli stakeholder. Ma cosa succede quando dozzine, perfino centinaia, di task differenti lottano per lo spazio sulla homepage e nella navigazione? È ora di prendere delle decisioni difficili su cosa appartenga alla homepage e alla navigazione e cosa no. Gerry McGovern dimostra come puntare sui task importanti per la maggior parte dei vostri utenti.

Il ruolo del web, un estratto da Understanding Context

Dove mi trovo? Il Web, dandoci la possibilità di mettere un link a qualunque cosa in qualunque momento, ha reso questa domanda più complicata e ha cambiato il nostro concetto di contesto. In questo estratto dal Capitolo 2 del suo nuovo libro “Understanding Context”, Andrew Hinton esplora perché questo succede e come la nostra “confusione spaziale” che ne deriva influenzi il modo in cui percepiamo ed utilizziamo il Web.

Il Core Model: progettare dall’interno verso l’esterno per risultati migliori

Siamo passati tutti per liti territoriali legate ai contenuti da mettere in homepage su un sito. È la parte più importante del vostro sito, dopo tutto. Giusto? Ida Aale ci mostra come evitare queste faide tra bande rivali con l’approccio Core Model, cominciando da un workshop che ha lo scopo di allineare tutti su cosa sia davvero importante per i vostri utenti, identificando insieme, come team, gli elementi principali del vostro sito web, prendere molto più velocemente le decisioni meno importanti riguardanti il design della pagina e il posizionamento del contenuto, soprattutto senza farne una questione politica.

Giardini, non cimiteri

Lo stream è perfetto per mostrare quel contenuto che si può scorrere in fretta in maniera tempestiva, ma la sola organizzazione in ordine cronologico inverso porta a una terribile perdita del contesto. Cosa possiamo fare per rendere il contenuto più semplice da capire per quelli che vi si imbattono per la prima volta? Allen Tan esplora dei metodi per far sì che i nostri archivi trascurati diventino spazi fiorenti e vivi.