Reclamiamo i social: content strategy per i social media

Quando parliamo di contenuto, intendiamo tutto il contenuto: parole, immagini, video, l’intera faccenda. E – sorpresa, sorpresa – dobbiamo metterci anche i social media! Troppo spesso trascurati o lasciati in balia di Klout, gli account social media hanno bisogno delle stesse attenzioni, della stessa pianificazione strategica e della stessa governance di tutte le altre vostre proprietà digitali. Ida Aalen e Ida Jackson ci spiegano in che modo la content strategy è semplicemente lo strumento giusto per spolverare gli account, riguadagnare il controllo e cominciare a produrre contenuto migliore per i social media fin da subito.

Gestire il CMS

Dal momento che ogni sito ha bisogni unici, i content management system dovrebbero essere tutti diversi. Quando si implementa e personalizza un nuovo CMS, scrive Rory Douglas, dovete dare ai vostri utenti solo ed esclusivamente la libertà di cui hanno bisogno, ma non tale da poter fare disastri. Vi ameranno per questo.

Creare una bussola per il contenuto

Meghan Casey è la lead content strategist di Brain Traffic, l’agenzia leader mondiale completamente dedicata al contenuto. Il suo lavoro consiste nell’aiutare i suoi clienti – che possono essere startup, no profit, college e università, Fortune 50 companies e tutto quello che sta in mezzo a queste categorie – a risolvere i problemi di contenuto disordinato che la maggior parte delle aziende incontra tutti i giorni.

L’eccezione dell’homepage

I sistemi strutturati, automatici, sono eccellenti per gestire il contenuto in maniera efficiente ma non sono così grandiosi nell’accomodare i cambiamenti umani di tali contenuti. D’altro canto, WYSIWYG liberi per tutti portano a inconsistenze e rotture. Gli stakeholder e gli amministratori di contenuto hanno bisogno di flessibilità e controllo, specialmente quando si tratta della super-importante homepage. Cosa deve fare un sito Web? Johanna Bates suggerisce di abbracciare una soluzione per una homepage people-friendly all’interno delle nostre architetture guidate dai robot.

Creazione di una design persona

Ogni prodotto ha una personalità, ma il vostro è progettato deliberatamente? Meg Dickey-Kurdziolek ci mostra in che modo Wheather Underground ha risolto i suoi problemi di personalità creando una design persona e ci insegna dei metodi collaborativi per dare inizio a un aggiustamento di personalità all’interno della vostra azienda.

Ritorno al futuro nel 2016

Riuscire a fare i kickflip. Stare fermi. Disegnare. Imparare JavaScript (finalmente). Pasticciare con Arduino. Leggere e scrivere libri. Tuffarsi in CSS Grid Layout. Prendere il sole con i gatti. Abbiamo chiesto ad alcuni dei nostri amici più brillanti nelle community di web design e web development su cosa pensano di spostare la propria attenzione, sia nella vita sia nel lavoro, nel 2016. Le loro risposte ricadono in quattro categorie: design, insight, tool e lavoro, ma un’idea in particolare è saltata fuori più e più volte: a volte occorre fare un passo indietro per andare avanti.

Metodologie di content strategy per siti personalizzati

Gli experience management system stanno rendendo più semplice che mai personalizzare il contenuto per i propri visitatori. Ma state usando questi nuovi poteri di personalizzazione in modo corretto (o scorretto)? Colin Eagan ci mostra che si può fare personalizzazione, in maniera oculata, utilizzando alcuni tool che applichereste a qualsiasi problema di content strategy: chiedendo perché, con cautela e mettendo gli utenti davanti a tutto il resto.

Gli androidi sognano in versi liberi?

Dai Bancomat a Siri fino al testo del pulsante nell’interfaccia utente di un’applicazione, “parliamo” alla nostra tecnologia e questa ci parla. Spesso questo scambio è puramente transazionale, ma le tecnologie più nuove hanno negoziato questa relazione. Joscelin Cooper riflette sul modo in cui possiamo progettare conversazioni uomo-macchina di successo che non siano né stucchevoli né super meccaniche.

Creare narrazioni non lineari per il web

Il Web opera in modi che possono entrare in conflitto con la nostra visione tradizionale che abbiamo di una “storia”. Il contenuto è a pezzi, mixato e sparso su vari canali, device e formati. Data l’estensione delle informazioni, come facciamo a capire i fili conduttori, i personaggi, le interazioni e il ruolo del pubblico? Suggerimento: con le narrazioni non lineari. Senongo Akpem ci guida oltre la “narrazione a scorrimento” verso esperienze immersive, a volte sorprendenti.

Standardizzazione e Open Web

In che modo gli standard web diventano, ehm, standard? Sebbene siano spesso formalizzati dalle organizzazioni ufficiali che si occupano di creare standard, possono anche emergere attraverso pratiche popolari all’interno della comunità degli sviluppatori. Se entrambe le parti non lavorano insieme, si rischia di rallentarne l’implementazione, di soffocare la creatività e di perdere terreno per colpa della politica e di una certa paralisi. Jory Burson fa luce su cosa storicamente ha sostenuto i processi di standardizzazione del web e cosa questo significhi per il futuro dell’open web.