Flat UI e form

Sebbene alcuni sostengano che le interfacce utente flat siano solamente una moda o l’ovvia risposta ai trend scheumorfici, molti designer hanno adottato l’approccio flat perché la riduzione degli stili visuali (come i gradienti, le drop shadow e i bordi) crea interfacce che sembrano più semplici e più pulite. Il problema è che molte flat UI sono create ponendo l’attenzione sulla distribuzione di contenuto, ma prestandone pochissima ai componenti transazionali e interattivi (cioè, le form). Cosa accade allora quando le flat UI e le form si scontrano? La user experience potrebbe soffrirne e spesso è così. Evitate che le vostre form falliscano usando una ridondanza controllata per comunicare la differenza.

Vedere l’elefante: deframmentare la user research

Silos: vanno bene per il grano, ma sono terribili per comprendere il comportamento dei clienti [silos è in USA sinonimo di dipartimento chiuso, ndr]. Proprio come preferiamo i tool di ricerca che troviamo familiari e comodi, così le grandi aziende usano spesso dei metodi di ricerca che riflettono le proprie preferenze di selezione interna. Come risultato, si lasciano sfuggire la rilevazione (e la conferma) di pattern interessanti che emergono contemporaneamente da diversi silos di ricerca, e probabilmente non verranno a sapere cose nuove ed importanti. Il leader e maestro della IA Lou Rosenfeld spiega come equilibrio, cadenza, conversazione e prospettiva forniscano un framework che permette ai team di ricerca di pensare in maniera trasversale rispetto ai silos e di realizzare intuizioni potenti che possono essere comprese anche dai senior leader.

Letture Estive

Presentiamo la seconda Summer Reading List di ALA, un insieme di letture scelte dagli editori, tratte dagli archivi recenti di A List Apart, con l’aggiunta di alcuni dei nostri link preferiti al di fuori di ALA. Le scelte di questa estate sono organizzate in gruppi che riflettono il processo di design e come tutte le buone letture estive, sono leggere così da poter essere facilmente portate in viaggio con noi. Tuffatevi!

Progettare servizi oltre lo schermo

State facendo il redesign del sito web di una compagnia aerea, ma chi sta progettando le macchine per il check-in, i sistemi CRM usati dallo staff del call center, il materiale cartaceo o le policy a cui deve aderire il personale di bordo? Che vi piaccia o meno, questi canali fanno parte della user experience generale. Di per sé, il vostro sito web o la vostra app per mobile potrebbero essere grandiosi, ma i clienti fanno esperienza dei servizi nella loro totalità e i loro giudizi si basano su quanto tutto funzioni bene insieme. Imparate a progettare oltre lo schermo, creando degli artefatti visuali e tangibili che possono essere esperiti e testati, così da poter creare un ponte tra business e design.

Capisci cosa intendo? – Extended

Nota dall’editore: quello che segue è parte di un estratto dal libro di Kevin Cheng See What I Mean: How to Use Comics to Communicate Ideas. Torna all’articolo Torna all’articolo

Capisci cosa intendo?

Siamo lieti di condividere un estratto dal nuovo libro di Kevin Cheng See What I Mean: How to Use Comics to Communicate Ideas, disponibile presso Rosenfeld Media.

Environmental design con la Device API

Alcuni fattori del mondo reale come le batterie scariche e il segnale scarso possono far diventare un incubo anche un’eccellente esperienza digitale. Questi fattori esulano dal nostro controllo e, fino a poco tempo fa, non c’era nulla che potessimo fare, mentre adesso potrebbe esserci. Tim Wright ci spiega in che modo migliorare le esperienze utente in condizioni che cambiano costantemente (e che a volta sono orribili), riflettendo sull’environmental design e sulle Device API.

Siti dal doppio volto

I siti web devono essere utili alle persone e ai robot master. Un’interfaccia che riflette troppo il funzionamento interno di un sistema confonderà gli utenti umani, ma se i dati non sono conformi ad una specifica struttura, è probabile che confondano le macchine che devono usarli. In che modo può il design servire due diversi padroni? Il principio di robustezza di Jon Postel, sebbene di solito si applichi a protocolli di basso livello come TCP, offre una chiave per la progettazione di esperienze che vanno incontro ai bisogni di uomini e macchine con la stessa grazia. Lyle Mullican ci spiega tutto questo.

La griglia infinita

I grid system sono una componente chiave del graphic design, ma sono sempre stati pensati per pagine dalle dimensioni finite. Finora. Oggi progettiamo per un medium che non ha dimensioni finite, un medium che cambia forma per adattarsi meglio all’ambiente, in grado di mostrare un unico layout su uno smartphone, su un cartellone in Times Square e su tutto quello che sta tra questi due estremi. Progettiamo per una tela infinita e perciò, dobbiamo conoscere i grid system. Scopriamo le tecniche e le linee guida che possono aiutarci a dare una struttura al contenuto su qualunque schermo questo venga visualizzato.

Più pixel più problemi

I dispositivi mobili hanno PPI sempre più alti, seguiti dai desktop computer e dai laptop in questo nuovo trend. Non c’è modo di evitarlo: i display ad alta densità di pixel o Retina stanno diventando mainstream e, come possiamo aspettarci, i nostri siti web appaiono leggermente sfuocati in tutto questo splendore retroilluminato. Ma prima di seguire d’impulso la direzione che ci spinge a sovradimensionare tutti i nostri siti, dobbiamo identificare quali problemi ci pongono e capire qual è il modo più responsabile di procedere, tenendo in mente prima di tutto i nostri utenti.