Reclamiamo i social: content strategy per i social media

Quando parliamo di contenuto, intendiamo tutto il contenuto: parole, immagini, video, l’intera faccenda. E – sorpresa, sorpresa – dobbiamo metterci anche i social media! Troppo spesso trascurati o lasciati in balia di Klout, gli account social media hanno bisogno delle stesse attenzioni, della stessa pianificazione strategica e della stessa governance di tutte le altre vostre proprietà digitali. Ida Aalen e Ida Jackson ci spiegano in che modo la content strategy è semplicemente lo strumento giusto per spolverare gli account, riguadagnare il controllo e cominciare a produrre contenuto migliore per i social media fin da subito.

Creare narrazioni non lineari per il web

Il Web opera in modi che possono entrare in conflitto con la nostra visione tradizionale che abbiamo di una “storia”. Il contenuto è a pezzi, mixato e sparso su vari canali, device e formati. Data l’estensione delle informazioni, come facciamo a capire i fili conduttori, i personaggi, le interazioni e il ruolo del pubblico? Suggerimento: con le narrazioni non lineari. Senongo Akpem ci guida oltre la “narrazione a scorrimento” verso esperienze immersive, a volte sorprendenti.

Una proposta per una conferenza scritta decentemente

Le proposte di talk per le conference all’apparenza sono piuttosto semplici: si mettono i propri pensieri in una text form su un sito, ci si attiene al limite di parole suggerito e si preme invia, con la grande speranza di convincere gli organizzatori. Ma ci vuole molto di più perché una conference proposal abbia successo e Russ Unger è qui per mostrarci i passi necessari per passare dall’embrione della vostra idea ad uno stato di perfezione che impressionerà qualunque commissione.

Addestrare il CMS

È una gioia lanciare un sito con dei modelli di contenuto creati amorevolmente. Ma cosa succede nelle settimane successive, quando gli autori cominciano ad inserire dei nuovi contenuti nel CMS? Se volete mantenere intatto il contenuto ben strutturato e seguire la strategia, un PDF con le istruzioni non sarà sufficiente. Lasciate che Eileen Webb vi mostri quello che funziona: mettere le linee guida editoriali nel posto in cui i vostri autori ne hanno più bisogno, ossia nel CMS stesso.

Scrivere vuol dire pensare

Quando scrivete del vostro lavoro, rendete tutti più capaci, compresi voi. Se fatto bene, questo tipo di condivisione vi permette di contribuire con dei segnali piuttosto che con del rumore. Scrittori si diventa, non si nasce. Spesso sentiamo di gente che dice di voler scrivere per A List Apart o di voler cominciare un blog, ma non sa da dove iniziare. Si sentono imprecisi e sopraffatti dal compito. Se cominciate ad identificarvi con questa descrizione, continuate a leggere perché Sally Kerrigan vi accompagnerà nel percorso della scrittura, spiegandovi come funziona e come diventare bravi.

A List Together

A List Apart ritorna alle sue radici: creare una community, dare una piattaforma alle nuove voci e riportare l’entusiasmo per il web tra le persone. Stiamo operando dei cambiamenti al modo in cui lavoriamo, partendo dalla nostra decisione di mettere come open source il codice stesso che fa girare alistapart.com e vorremmo che voi partecipaste. Il nostro Mat Marquis vi invita a contribuire con del codice e con delle idee via GitHub, vi presenta i nostri acquisition scout e vi sprona ad usare ALA e i suoi editor per condividere le vostre idee e i vostri insight con l’intera community del web design e development.

Non svegliare il can che dorme: creare contenuti per le situazioni delicate

Dare brutte notizie è difficile, ma fa parte della vita e degli affari. Avvisiamo i clienti quando abbiamo terminato un prodotto che vorrebbero comprare e mandiamo degli avvisi quando le persone violano i termini del servizio delle nostre aziende. Dio non voglia che si debba mandare un system alert perché il nostro database è stato violato, colpendo tutti i nostri utenti. Ma queste cose succedono anche ai migliori tra noi. Si può essere messaggeri di cattive notizie rispettando i clienti? Vediamo come creare del contenuto empatico per situazioni difficili e come modellare la cultura interna alla vostra organizzazione per promuovere i valori umani di supporto, rispetto ed empatia.

Contenuto “Like”-abile: diffondete il vostro messaggio con i metadati di terze parti

Non si condivide solo tramite link. Sebbene la formattazione del contenuto mediante markup strutturale lo renda accessibile su una moltitudine di piattaforme, lo standard HTML da solo non offre alcun mezzo per controllare il modo in cui il nostro messaggio apparirà quando verrà condiviso sui social network più popolari. Facciano il loro ingresso gli schemi di metadati di terze parti! Il protocollo Open Graph di Facebook (OG) e le Twitter Cards sono dei protocolli di metadati progettati per fornire una migliore esperienza utente attorno al contenuto condiviso su queste piattaforme social. Clinton Forry ci spiega una volta per tutte come usare questi strumenti.

Il vostro contenuto, d’ora in poi mobile

Non è facile rendere mobile-ready il contenuto, ma se vi prendete del tempo per esaminare il contenuto e per strutturarlo per la massima flessibilità e per il massimo riutilizzo, avrete tolto tutti i pezzi irrilevanti e sarete meglio preparati per quando arriverà sul mercato il prossimo gadget. Questo estratto dal nuovo libro di Karen McGrane, citeContent Strategy for Mobile/cite, vi aiuterà a cominciare.