È un momento importante per il design

Il design sta cavalcando l’onda del successo: la domanda di servizi per i clienti sta crescendo enormemente, i professionisti del design con più esperienza stanno abbandonando il lavoro con i clienti per diventare imprenditori e le startup co-fondate da designer, come ad esempio Kickstarter ed Airbnb, stanno acquisendo sempre più importanza. Sta diventando sempre più difficile ignorare il fatto che il design sta giocando un ruolo centrale nell’evoluzione del web e nella nuova generazione di prodotti web.

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Tutto ciò è stato notato dal mondo delle startup: più o meno ogni CEO e VC che ho incontrato negli ultimi sei mesi è alla ricerca disperata di designer. Questa richiesta è uno strumento potente: può essere usata per essere più selettivi con i clienti, porta il design in nuovi mercati e permette di avere tariffe più alte, oppure, può essere usato per prendere di mira qualcosa di più grande.

Internet, in questo momento storico, è l’incarico più grande di tutti i tempi da parte di un cliente: vi sta offrendo un assegno in bianco e vi chiede di realizzare qualcosa di affascinante ed utile che possa abbracciare in massa, a vantaggio di tutti.

Ben Pieratt, Svpply

Ben ha ragione: vi è stato dato un assegno in bianco. Su questo potete scrivere una tariffa oraria o potete unirvi come comunità e cambiare il modo in cui il design è percepito, cambiare il modo in cui i prodotti vengono creati e forse perfino cambiare il mondo.

Con gli occhi puntati sul design#section1

Il mondo delle startup ha riposto una gran quantità di speranza nel design e lo sta osservando per vedere come si muove. È pronto a credere che il design cambierà il mondo: tutto quello che noi dobbiamo fare è dimostrare che il design può effettivamente farlo. Se avremo successo, cambieremo per sempre il modo in cui il design viene percepito e valutato. Se falliremo, il design perderà lustro e potrebbero prevalere idee fuorvianti su cosa sia il design.

La sfida consiste nel fatto che sebbene la maggior parte di questi tizi voglia il design nei loro prodotti (perché, lo sapete, Steve Jobs e così via), non sanno davvero cosa significhi e come incorporare in maniera efficace il design all’interno della loro cultura MVP / Lean Startup.

Questa mancanza di comprensione è aggravata dalla storia dei designer con i servizi per i clienti, una storia che rende semplice far vedere il design alle altre comunità come una merce piuttosto che come un partner essenziale. In questo modo, la posizione di default nel mondo delle startup è stata quella di portare nel team i designer per decorare prodotti esistenti. È stata data davvero poca attenzione alla possibilità che questi stessi designer possano diventare fondatori e co-fondatori delle proprie aziende.

Tutto questo mi fa arrabbiare perché sembra che il design si stia preparando per il fallimento. È difficile per i designer emergere in un’organizzazione che non comprende il design. Queste organizzazioni non sono diverse dai clienti che abbiamo sempre avuto: hanno la stessa capacità di tirare fuori o inibire la grandezza nei nostri lavori. I clienti migliori sono quelli che definiscono chiaramente i loro problemi e sono fiduciosi che i designer li risolveranno. Questo modello di definizione dei vincoli e del dare fiducia ai designer perché se ne escano con una soluzione all’interno di quei vincoli è un buon modello, ma troppi vincoli possono essere soffocanti.

Se, ad esempio, il designer viene introdotto nel team dopo che un insieme di feature è stato consolidato e c’è già una prima versione del prodotto, ci sarà ben poco da fare oltre a lavorare sulla superficie ma è quello che succede sotto la superficie nel design del prodotto che lo rende un successo o che lo fa fallire. Per far sì che il design funzioni, almeno un designer deve fare parte del team del prodotto fin dall’inizio. Il team di design deve essere trattato come un partner, non come un service provider.

Il design come partner#section2

Se vogliamo davvero mostrare cosa sia il design e quello che può fare, dobbiamo elevare il design a livello di partner. I partner hanno partecipazioni importanti, vero potere decisionale e sono coinvolti nel processo di sviluppo del prodotto fin dall’inizio. Il team di design deve sentire di avere sia l’autorità di prendere decisioni riguardanti il prodotto sia la responsabilità delle conseguenze di tali decisioni. Se il design di qualità ha un ruolo importante da giocare nel futuro del web (e lo ha), i designer dovrebbero lavorare alle loro condizioni e con un’adeguata distribuzione di rischio e ricompensa (leggi: soldi) per loro.

Ricordatevi la posta in gioco. I prodotti che prendono il design sul serio e lo incorporano fin dall’inizio saranno quelli che si metteranno in contatto con le persone in un modo che ha davvero un impatto nel mondo. Man mano che i prodotti vengono creati in questo modo, le persone noteranno il pattern: i designer saranno visti come un ingrediente essenziale in qualunque team di startup. La percezione del design come decorazione comincerà a vacillare.

Vorrei poter dire che questo mondo designer-partner è il nostro inevitabile futuro: potremmo tutti stenderci, rilassarci e berci una Corona come in tante pubblicità. Purtroppo però, tutto quello che vedo suggerisce il contrario. I designer, perfino i migliori in questo settore, vengono costantemente aggiunti a delle startup esistenti come impiegato numero quattro, cinque o perfino più tardi. Come risultato, finiscono con l’avere troppi vincoli ed con l’essere sotto-pagati. Sarà difficile invertire la rotta, ma si può fare. In realtà, è già stato fatto da un altro gruppo di service provider: gli sviluppatori.

Una strada tracciata a metà#section3

Sebbene la strada che porta da service provider a partner sia una strada tortuosa, i designer hanno l’opportunità di esaminare il percorso fatto dagli sviluppatori, che hanno fatto un lavoro invidiabile nel mantenere una forte identità comunitaria pur guadagnando un potere enorme ed il rispetto all’interno del mondo delle startup.

Se torniamo indietro di quindici anni, era storia comune per un MBA con un ricco zio e niente più di un diploma e un’idea per guadagnare un po’ di soldi, assumere un gruppetto di sviluppatori con un salario di base per fare il lavoro di realizzazione. Andando avanti rapidamente fino ad oggi, è difficle guadagnare senza un CTO o un “co-fondatore tecnico” e nessuno si stupisce davanti ad una startup co-fondata da due sviluppatori.

È mia convinzione che questa trasformazione sia avvenuta perché gli sviluppatori hanno intrapreso un completo riallineamento dei loro obiettivi. Ci sono stati molti fattori che hanno reso possibile questo riallineamento, ma per i miei soldi (17,43$), Paul Graham (PG) e i tizi di Y Combinator (YC) si meritano buona parte del credito. Hanno rivoluzionato il modo in cui i prodotti venivano realizzati e finanziati. In parte grazie ai loro sforzi, adesso abbiamo Dropbox, Airbnb, Reddit, Heroku e molto altro.

I soldi che il Team YC ha messo da parte specificatamente per gli sviluppatori-imprenditori ha giocato un ruolo importante in tutto questo, ma è ancora più importante il lavoro che hanno fatto per cambiare il pensiero comune nella comunità degli sviluppatori. PG ha scritto una serie di saggi per incoraggiare gli sviluppatori a fare il salto verso le startup. In un saggio del 2001 intitolato The Road Ahead [La strada che abbiamo davanti, ndr], sotto il titolo “Perché no?” dice:

E. B. White era divertito dall’apprendere da un amico agricoltore che in molte staccionate elettrificate in realtà non scorre corrente. Le mucche a quanto pare avevano imparato a starci lontane e quindi non c’era più bisogno della corrente. “Svegliatevi mucche!”, scrisse, “Riprendetevi la vostra libertà mentre i despota dormono!”

Se siete un hacker che ha pensato un giorno di fondare una startup, ci sono probabilmente due cose che vi trattengono dal farlo: la prima è che non sapete nulla di affari, la seconda è che vi spaventa la competizione. In nessuna di queste due staccionate scorre corrente.

Paul ha fatto sapere agli sviluppatori che non c’è nulla di cui aver paura nel crearsi qualcosa che gli appartenga. Le staccionate sono senza corrente. Questa è probabilmente la lezione più importante che di cui i designer hanno bisogno di interiorizzare per riallineare i propri obiettivi.

Ridefinire#section4

Il desiderio di fare un redesign è dettato dall’estetica, mentre il desiderio di ridefinire è dettato dai propositi.

Cameron Moll

È ora che la comunità del design segua i passi degli sviluppatori e fondamentalmente ridefinisca i propri obiettivi. Dobbiamo pensare ai prodotti piuttosto che a chi scrive post e alle persone piuttosto che ai page views. Occorre che questo accada ad ogni livello: nelle scuole di design, negli scritti sul design e nelle cose che celebriamo online e di persona. Abbiamo un nuovo scopo: elevare il design e aiutare a cambiare il mondo. Parliamo di come farlo.

Co-fondare una startup#section5

Il modo più semplice per diventare un designer-partner è quello di dare inizio a qualcosa voi stessi. Quando ci siete stati fin dall’inizio, il vostro aiuto determina la cultura dell’organizzazione e potete assicurarvi personalmente che il design abbia il ruolo di partner.

Potrebbe trattarsi di un “side project” che prende il volo, come Instapaper. Potrebbe essere un’idea più grande di cui decidete di occuparvi a tempo pieno. Potrebbe anche essere l’idea di qualcuno di cui vi fidate e con cui lavorate bene. Va bene essere pazienti e discernere quando state avviando qualcosa di nuovo, ma ricordatevi che le condizioni per una startup non sono mai perfette.

Se volete togliere un po’ di rischio dall’equazione, potreste fare domanda per uno dei tanti incubator che ci sono. C’è Y Combinator (il più prestigioso), The Designer Fund (per designer fondatori), TechStars (in crescita), Rock Health (per le startup della sanità) e Imagine K-12 (per le startup dell’istruzione).

È importante notare che essere co-fondatore non implica necessariamente dover essere un CEO. Il design può essere un partner senza dover essere il leader. In generale, la persona che ha la visione più forte sul prodotto si adatterà meglio al ruolo di CEO.

Entrate in una startup#section6

Se non siete ancora pronti a creare un prodotto nuovo, avete ancora un’altra grande opzione: potete entrare in una startup esistente. Ricordatevi solo che non tutte le startup sono uguali.

È molto importante entrare in una startup che tratta il design come un partner di pari livello, non come un semplice fornitore di servizi. Questo è l’unico modo per essere sicuri che le startup che vogliono prendere seriamente il design avranno accesso ai migliori talenti del settore. Le startup che sono poco propense a rendere il design un loro partner dovranno cambiare i loro modi d’agire o farne a meno.

Non abbiate paura di fare il terzo grado a qualunque azienda a cui potreste unirvi e cercate di capire quanto prendono seriamente il design. Come vengono prese le decisioni riguardanti il prodotto e in che modo il design rientra nel processo? La ricompensa del designer è alla pari di quella del developer? I designer hanno parità di equità con gli sviluppatori a qualunque livello di anzianità? Queste potrebbero sembrare domande da fare più in là nel tempo, ma non è così: faranno in modo che non entrerete in una startup che paga solo a parole il design.

Lavorate sui problemi più grandi#section7

Se volete essere presi seriamente come co-fondatori e partner, dobbiamo affrontare i problemi al di fuori della nostra comunità di design insulari. Non create il nuovo Dribbble, ma portate il livello di fattura di Dribbble in un problema più grosso, il tipo di problema che ha il potenziale di cambiare il mondo ed avere un impatto sulla vita di milioni di persone.

Realizzate qualcosa che sistemi la follia dell’istruzione moderna, o che aiuti le persone a superare la crisi finanziarie e l’aumento di disoccupazione. Oppure che migliori la salute delle persone nel mondo, o che porti i vicini ad essere più uniti o che aiuti le persone a gestire piccoli business. Oppure che rafforzi i legami familiari o che faccia fallire le esistenti istituzioni abusive (mi raccomando!).

Avete bisogno di più problemi da risolvere? Guardate questa eccellente lista degli amici di Y Combinator dei problemi che vorrebbero finanziare, o, meglio ancora, allontanatevi dal computer e parlate con la vostra famiglia, con le attività locali e con la comunità.

Supportate i vostri pari#section8

Alla comunità del design manca il capitale e questo ha un impatto negativo sull’abilità dei designer di co-fondare le startup: abbiamo bisogno di fare tre cose per portare soldi nella nostra comunità.

Per prima cosa, i practitioner affermati, che hanno avuto molto successo, devono investire nella futura generazione di designer ed incoraggiare l’attenzione delle startup. Vedendo quanti pochi designer hanno avuto ruoli da partner nelle startup finora, ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che accada.

Seconda cosa: dobbiamo dare il benvenuto ed invitare attivamente un piccolo numero dei migliori investitori a giocare un ruolo più grande nella nostra comunità. I tipi di amici che apprezzano il ruolo di partner che il design può avere.

Infine, dobbiamo fare più di quello che stiamo facendo: supportarci l’un l’altro. Continuiamo a sfruttare l’opportunità offertaci da Kickstarter, continuiamo a comprare account pro delle app che troviamo utili come Dribbble o Instapaper: alcune migliaia di membri della nostra comunità che contribuiscono ciascuno con 20$ possono facilmente dare vita ad un prodotto.

Designer e sviluppatori#section9

È difficile supportare i designer facendo in modo che non sembri che stiate sminuendo il valore degli sviluppatori. È importante ricordarsi che quello che stiamo cercando di fare è di mutare la nozione del team ideale, che include sia design sia sviluppo, che lavorano in stretta comunicazione e in mutuo rispetto fin dall’inizio. Questa dinamica è invidiabile e sorprendentemente fuori dal comune.

Nella sua presentazione al Brooklyn Beta, Tony Fadell ha detto che in Apple “Ogni persona del team è un artista.” Questo è il punto di vista migliore: se vogliamo che il design venga visto come più di semplice decorazione, dobbiamo ricordarci che lo sviluppo è qualcosa di più del fare l’idraulico. I grandi sviluppatori sono “designer” nel proprio campo. Il design può anche essere un punto comune, che unisce due gruppi che hanno in comune l’amore per il dettaglio, per il lavoro fatto a mano e per la costruzione di cose.

Spingere il mondo#section10

Voglio terminare con un estratto dalla meravigliosa presentazione di Wilson Miner a Build.

Design sono le scelte che facciamo riguardo il mondo in cui vogliamo vivere.

Siamo noi a rendere il mondo quello che è e siamo diventati il tipo di persone che ci vivono.

Con cosa vogliamo passare più tempo? Che cosa vogliamo che ci dia forma? Che cosa ci nutre? Cosa vogliamo veder crescere?

Sapete cosa faremo quando usciremo di qui? Creeremo delle cose, cose che spingono un po’ il mondo in quella che speriamo sia la direzione giusta. Lasceremo un segno nell’universo. Il nostro è un lavoro fantastico!

Il web cambierà sempre di più i contorni del nostro mondo e di conseguenza del nostro vivere quotidiano. Possiamo o sederci da parte e assistere sottomessi a quelli che stanno cambiando i contorni, oppure possiamo assumere un ruolo più attivo e creare il futuro che vogliamo. Quest’anno, grazie ad un aumento della domanda, i designer hanno l’opportunità di spingere il mondo nella direzione che vogliono. È un’enorme opportunità con una piccola finestra: non lasciamo che passi.

Questo articolo è stato editato in post produzione per rimuovere il link a Design is Horseshit ed aggiungere il link a The Designer Fund.

Illustrazioni: {carlok}

Sull’autore

Cameron Koczon

Cameron KoczonCiao, sono Cameron. Benvenuti alla mia biografia. Il mio nome vero è Cameron Koczon, ma uso Fictive Cameron su Internet. Ho una web company chiamata Fictive Kin a Brooklyn, NY. Al momento, stiamo lavorando furiosamente su un'app chiamata Gimme Bar che è, come si suol dire, fichissima. L'ho co-creata con un'applicazione per “to do list” chiamata TeuxDeux e ho co-organizzato una conferenza riguardante il web chiamata Brooklyn Beta. Mi piace collaborare alle cose perché è più divertente lavorare su cose bellissime con persone stupende. A volte scrivo sul mio strano blog. Fumo la pipa.

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